La Chiesa parrocchiale
All’atto del ripopolamento di Montanera nel 1428 a seguito della sua distruzione avvenuta nel 1363 i nuovi arrivati costruirono una cappella dedicandola alla S. Croce, con annesso un cimitero, nel catasto pubblicato il 1 febbraio 1556 dal notaio Giovanni Siccardi per ordine del sindaco del tempo, la cappella figura già come ecclesia paroecialis S. Salvatoris ed appare dotata di oltre 20 giornate di terreno.
Situata nel medesimo posto in cui si trova attualmente, essa appariva molto più piccola e priva di volta, alla maniera delle chiese di stile romanico. Soltanto nel 1610 essa fu provvista per volontà del Comune di una grossa torre civica, elevata nel 1758 e portata all'altezza attuale nel 1817. Il primo orologio sul campanile venne installato nel 1879. Fino al 1680 la chiesa risulta essere intitolata al Santo Salvatore.
Nel 1728 invece per la prima volta è definita “chiesa parrocchiale della trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo”. Nel 1784, all'atto della decorazione del cupolino della volta, sarà collocata l'iscrizione: Christo Salvatori aedem primitus dicatam Montaneriensium pietas reficit - ornat. 1784, “La pietà dei montaneresi rinnova ed orna il tempio primitivamente dedicato a Cristo Salvatore”. Dopo che per secoli la chiesa parrocchiale era stata oggetto di un’opera di conservazione e mantenimento, un globale restauro dell’intonaco e degli affreschi è stato compiuto all’inizio degli anni ottanta del XIX secolo.